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Drammaturgie. Cantiere di scrittura teatrale

Emilia Romagna Teatro Fondazione realizza l’operazione Scuola Internazionale di Alta Formazione Teatrale Iolanda Gazzerro 2024 – Rif. PA 2023-20216/RER, finanziata con risorse del Programma Fondo sociale europeo Plus 2021-2027 della Regione Emilia-Romagna e approvata con Deliberazione di Giunta Regionale n. 2096 del 04/12/2023
Nell’ambito dell’operazione “Scuola Internazionale di Alta Formazione Teatrale Iolanda Gazzerro 2024”, Emilia Romagna Teatro Fondazione Ert / Teatro Nazionale promuove il percorso formativo di qualificazione e professionalizzazione per autrici e autori teatrali: Drammaturgie. Cantiere di scrittura teatrale (Prog. 1).

IL CORSO

Al fine di sostenere e valorizzare un repertorio drammaturgico contemporaneo, anche perfezionando le competenze delle autrici e degli autori teatrali, la Scuola di ERT propone a Modena il corso gratuito di Alta Formazione Drammaturgie. Cantiere di scrittura teatrale, condotto dalle/dagli autrici/tori Angela Dematté (drammaturga e attrice), Chiara Lagani (attrice e drammaturga), Rodolfo Sacchettini (critico teatrale e si occupa di letteratura e radio): con un approccio maieutico e non dogmatico volto a valorizzare la creatività di ogni allievo, si costituirà un “cantiere” di scrittura drammaturgica, in un percorso che benefici del contributo attivo e arricchente dell’intero gruppo di lavoro.
Terreno comune sarà il tema del rapporto dell’uomo con l’ambiente e dell’Antropocene, nel senso più ampio possibile, in modo da creare stimoli e non limitazioni alla creatività di allieve e allievi.
La parte finale del percorso formativo delle allieve e degli allievi consisterà in un reading collettivo di brani dei testi creati durante il percorso, che sarà presentato nell’ambito delle programmazioni dei teatri e/o degli spazi gestiti di ERT.

PROGETTO PEDAGOGICO E ARTISTICO

Obiettivo del corso sarà quello di affrontare, attraverso lo studio di vari dispositivi di scrittura scenica, un lavoro capillare sulle varie competenze richieste a una/un drammaturga/o (ad esempio stesura di un testo originale, ma anche l’adattamento di un testo preesistente e il lavoro con gli attori in sede di prova). Si avrà la possibilità, nello svolgersi delle lezioni, di sperimentare alcuni step progressivi che consentiranno una graduale presa di coscienza di alcuni dispositivi di scrittura tra i quali si sarà chiamati a scegliere per il proprio lavoro individuale.
L’orizzonte comune su cui si aprirà la composizione dei testi, che potranno essere testi originali (ispirati) o derivati, è una grande opera letteraria, Le mille e una notte. I temi che si incontrano in questo enciclopedico, famoso classico ci rammentano i grandi nodi del nostro complicato presente: una Città minacciata dalla morte, i desideri impossibili degli uomini, l’imminente fine del mondo. Questo testo ci ricorda inoltre che sarà proprio un racconto intessuto di vita la sola cosa, forse, oggi capace ancora di salvarci. Il rimbalzo tra lo spazio intimo e quello politico, la relazione tra le scelte personali e il movimento scientifico e filosofico è affascinante sia quando si racconta del presente sia quando si studia il passato. Affronteremo insieme la raccolta di interviste e storie che possano fare da cortocircuito con quanto di stereotipato si racconta sulla storia e sulla realtà. Sono necessari gli strumenti della tecnologia, per raccogliere più dati possibili e poter costruire così racconti nuovi. Ma la ricchezza che ci dà il lavoro teatrale – e che ci salva dall’aridità dei dati – è che prevede un corpo in ascolto, che può così inventare soluzioni inaspettate, fatte di materia e parola. Ogni racconto che portiamo in scena prevede un’indagine, una compromissione di noi stessi con ciò che stiamo indagando. Possiamo scegliere di immergerci in questa indagine attraverso un personaggio. Possiamo, altrimenti, esplorare una voce che è nostra ma che è anche altro da noi. Possiamo così affondare nelle profondità toccando le parti di cui abbiamo pudore, vergogna. La vergogna viene dal passato, dall’infanzia dell’uomo. Da lì attingiamo. Lì ci interessa andare e aiutare gli allievi ad affondare – con tremore ma con saldi strumenti d’artigiano – per trovare quel grumo, quel dilemma irrisolvibile che è ciò che fa la storia.
Ci metteremo in ascolto delle necessità di ognuno cercando di metterle a fuoco, per provare a costruire insieme una nuova techné, una nuova abilità artigianale per gestire e raccontare le cose, anche sperimentando nuovi formati. Radiodramma, audiodramma, podcastdramma, audiofiction… i termini si moltiplicano a dimostrazione che il momento che sta vivendo il mondo dell’audio è di grandissimo interesse. Non si tratta di immaginare un “teatro per ciechi”, ma di lavorare con parole, musica e suoni per creare una nuova narrazione pensata appositamente per essere ascoltata. Il corso propone dunque un’immersione in questa storia piena di sorprese e di documenti sconosciuti che solo adesso, grazie anche alla rimessa in circolo dei materiali d’archivio, sta acquistando una grandissima rilevanza. Un’immersione per poter riemergere producendo nuovi testi, nuove ipotesi. Ma perché costruire narrazioni solo per le orecchie? Che vantaggio può avere scivolare via dalla dittatura dell’immagine per sprofondare nell’intimità della riflessione e nella riscoperta della realtà? Il mondo dell’audio è ancora da esplorare, le possibilità drammaturgiche e narrative ancora da sperimentare. Quali sono le storie all’altezza di questi tempi? Quali le parole? Quali le voci? Prima ascoltare.

Angela Demattè, Chiara Lagani, Rodolfo Sacchettini

Angela Dematté

Drammaturga e attrice nata in Trentino, sceglie Milano come sua residenza d’artista. Dopo una laurea in Lettere e un diploma all’Accademia dei Filodrammatici, lavora come attrice finché inizia, nel 2009, la sua attività di autrice: scrive Avevo un bel pallone rosso e vince il Premio Riccione e il Premio Golden Graal. Il lavoro è messo in scena da Carmelo Rifici con il quale inizia una profonda ricerca che produce, tra gli altri: L’officina, Chi resta, Il compromesso, Ifigenia, liberata e Macbeth, le cose nascoste. Negli stessi anni lavora come dramaturg e autrice per i registi Andrea Chiodi, Renato Sarti, Sandro Mabellini, Valter Malosti, Benedetto Sicca, Simona Gonella. Scrive, dirige e interpreta Mad in Europe che vince il Premio Scenario 2015 e il Premio Sonia Bonacina. Nel 2019 la città di Trento le conferisce il Premio Aquila d’Oro per la cultura. Nella sua ricerca indaga le potenzialità e i limiti del linguaggio identitario, argomento su cui ha creato diverse masterclass presso Teatro Franco Parenti, Proxima Res, Karakorum teatro, Matearium teatro, ERT, Luminanze. Il suo lavoro negli ultimi anni, a partire dalla collaborazione con ISI Foundation, Joint Research Centre di Ispra e con Carmelo Rifici al LAC, si concentra sul dialogo con la scienza come necessità di indagine sull’uomo futuro. La pandemia la spinge ad indagare il dialogo tra la scrittura teatrale e nuove forme offerte dal web e da spazi non teatrali. Produce il documentario Un rito di passaggio e lavora alla redazione del progetto digitale Lingua madre. Il progetto vince il Premio Hystrio e il premio Ubu. I suoi testi teatrali, pubblicati in Italia, Francia, Svizzera, Germania ed Egitto, intercettano nodi irrisolti dell’identità italiana ed europea. A partire dalla collaborazione con ISI foundation e JRC di Ispra inizia un dialogo complesso con la scienza come necessità di indagine sull’uomo futuro. È madre di tre figli.

Chiara Lagani

Chiara Lagani, attrice e drammaturga, scrive i testi originali degli spettacoli del gruppo Fanny & Alexander, con base a Ravenna. Il gruppo fondato da lei e da Luigi De Angelis nel 1992, condividendo con quest’ultimo l’ideazione e la direzione artistica di tutti i progetti del gruppo. Tra le drammaturgie originali e gli adattamenti realizzati dalla compagnia si ricordano in particolare il lungo ciclo dedicato ad Ada di Nabokov, il progetto Discorsi, la saga sul Mago di Oz e gli spettacoli tratti da L’amica geniale di Elena Ferrante.
Nel 2017 si aggiudica il Premio Riccione Speciale per l’Innovazione drammaturgica e l’anno successivo le è dedicata una monografia al Riccione TTV festival. Sempre nel 2017 scrive a quattro mani con Elio Germano lo spettacolo La mia battaglia che debutta a Riccione nella stagione 2017/18. Il testo dello spettacolo è recentemente uscito per i tipi di Einaudi nella collana “Super ET Opera Viva”. Ha curato e tradotto, sempre per Einaudi, nella collana “I Millenni”, I Libri di Oz di Frank L. Baum (2017), con le illustrazioni di Mara Cerri e, per la collana “Letture Einaudi”, il terzo romanzo di Lewis Carroll, Sylvie e Bruno, pubblicato a giugno 2021. Sempre con Mara Cerri è autrice del fumetto L’amica geniale, tratto dal romanzo di Elena Ferrante, uscito per Coconino Press a maggio 2022 e successivamente in diversi Paesi.
Da oltre vent’anni porta avanti un progetto per l’infanzia che si articola in lavori con e per i bambini. Con i bambini mette in scena Giallo, radiodramma live, poi trasmesso da Rai Radio3 (2013). Per i bambini invece è OZ (2020), spettacolo multi-scelta tratto dalla saga di Baum. Chiara Lagani fa parte della giuria di selezione del nuovo premio Campiello junior.
Conduce laboratori per attori e drammaturghi in Italia e all’estero nei contesti più vari: rassegne, festival, ma anche università e scuole di teatro. Nell’anno accademico 2017/18, ad esempio, tiene allo IUAV di Venezia il Laboratorio semestrale di messa in scena nell’ambito del corso di laurea magistrale in teatro arti performative e in quello 2021/22 il corso di tecniche di scritture drammaturgiche alla Civica Scuola Di Teatro Paolo Grassi di Milano.

Rodolfo Sacchettini

Rodolfo Sacchettini si occupa di teatro contemporaneo, radiofonia e di letteratura del Novecento. Ha pubblicato numerosi articoli, saggi e tre volumi: L’oscuro rovescio. Previsione e pre-visione della morte nella narrativa di Tommaso Landolfi (SEF, 2006), La radiofonica arte invisibile. Il radiodramma italiano prima della televisione (Titivillus, 2011) e Scrittori alla radio (Fup 2019), Letteratura per sola voce (Anthology Digital Publishing 2022), Storie da ascoltare nell’Italia del boom (Carocci, 2023). Ha curato insieme ad Ascanio Celestini Storie da legare (Edizione della Meridiana, 2006), con Anna Dolfi e Nicola Turi Memorie, autobiografie, diari nella letteratura italiana dell’Ottocento e del Novecento (ETS, 2008), con Debora Pietrobono Il teatro salvato dai ragazzini (Edizioni dell’Asino, 2011) e con Enzo Bargiacchi Cento storie sul filo della memoria. Il “Nuovo Teatro” in Italia negli anni ’70 (Titivillus, 2017). Recente la monografia sulla storia del teatro italiano degli ultimi vent’anni: Il teatro dentro la Storia. Opere e voci dalle Torri Gemelle alla pandemia (Anthology Digital Publishing, 2023).
Critico teatrale per quindici anni della rivista “Lo straniero”, collabora a “Gli Asini”. È fondatore del gruppo critico Altre Velocità. Collabora con “Snaporaz”, è nel comitato redazione della rivista semestrale di studi teatrali “La Falena”. È stato condirettore del Festival di Santarcangelo per il triennio 2012-2014 ed è stato Presidente dell’Associazione Teatrale Pistoiese (2012-2018).
Dal 2004 cura e conduce una rubrica radiofonica bimensile di attualità teatrale su Rete Toscana Classica. Collabora con l’Enciclopedia Treccani e con Radio 3 Rai, dove nel 2021 e 2022, ogni giovedì ha curato la messa in onda di radiodrammi d’archivio per Il teatro di Radio3.
Insegna Documentario audio alla Naba-Nuova Accademia Media e Design di Milano e insegna Musica, media e tecnologia al Conservatorio di Bologna. Insegna Letteratura italiana moderna e contemporanea all’Università di Firenze.

Informazioni generali sul corso

PROGRAMMA

Il corso si svolgerà nei seguenti periodi: dal 4 marzo al 21 giugno 2024 (con possibilità di eventuali recuperi di lezioni entro il 28 giugno 2024).
Durata del percorso formativo[1]: 560 ore (con settimane di studio a frequenza obbligatoria e a tempo pieno di 30/40 ore, indicativamente dal lunedì al sabato), di cui 400 ore d’aula e 160 di project work, per permettere agli studenti di confrontarsi in autonomia con quanto appreso durante le lezioni in aula[2].
Attestato rilasciato al termine del corso: Attestato di frequenza
Quota di iscrizione: il corso è gratuito.
I partecipanti dovranno frequentare, indipendentemente dalle singole modalità formative che compongono il corso, almeno il 70% delle ore complessive previste dal programma.


[1] La frequenza del corso è obbligatoria in presenza presso le sedi del corso. Emilia Romagna Teatro Fondazione si riserva la facoltà di erogare
parte delle lezioni in videoconferenza.

[2] I materiali realizzati dai corsisti durante lo svolgimento del corso (project work, esercitazioni, ecc.) sono di proprietà della Regione Emilia-Romagna. Ogni tipo di utilizzo degli stessi da parte degli allievi dovrà essere concordato e preventivamente autorizzato dalla Emilia Romagna Teatro ERT /Teatro Nazionale.

MODULI DIDATTICI

1) Pratica di scrittura drammaturgica 1
2) Pratica di scrittura drammaturgica 2
3) Pratica di scrittura drammaturgica 3
4) Cultura e approfondimento teorico
5) Pratica di messa in scena/elementi di regia

SEDE

La Scuola di Teatro Iolanda Gazzerro ha sede a Modena in Viale Buon Pastore, 43.
Il corso si svolgerà a Modena. Si prevede la possibilità di realizzare una parte delle lezioni in altre sedi del sistema ERT Fondazione.

NUMERO DEI PARTECIPANTI

Il corso prevede l’ammissione di massimo 12 partecipanti.

Requisiti d’accesso e modalità di selezione

Possono accedere al corso autrici/autori, drammaturghe/i, così come attrici/attori e registe/i con un
particolare interesse per la scrittura drammaturgica, che:
– abbiano compiuto diciotto anni di età al momento dell’avvio del percorso formativo;
– siano dotati di titolo di istruzione secondaria quinquennale o equipollente;
– dichiarino di avere la residenza o il domicilio sul territorio della Regione Emilia-Romagna;
– abbiano pregresse documentabili esperienze formative o professionali in ambito teatrale o, più
specificatamente, drammaturgico.

Detti requisiti dovranno essere attestati tramite curriculum vitae firmato a titolo di autocertificazione.
Ai partecipanti, se stranieri, è richiesta un’ottima conoscenza della lingua italiana.

MODALITÀ DI SELEZIONE
L’ammissione alle prove di selezione è subordinata alla presentazione della domanda di ammissione, entro le ore 24.00 del 14 febbraio 2024, corredata degli allegati obbligatori descritti nel paragrafo “DOMANDA DI AMMISSIONE E TERMINI DI PRESENTAZIONE” qui di seguito.

PRESELEZIONE
La preselezione riguarderà la positiva valutazione del curriculum vitae e la positiva valutazione della lettera motivazionale, che ne costituisce parte integrante.

Criteri di valutazione: coerenza ed entità delle esperienze dichiarate, motivazione alla partecipazione, attitudine alla scrittura teatrale e al pensiero creativo. 

Tali valutazioni avverranno a insindacabile giudizio della commissione giudicatrice, appositamente nominata dalla Scuola di Teatro Iolanda Gazzerro, che sarà composta da artisti e da professionisti del settore altamente qualificati. Saranno considerati ammissibili al corso i candidati i cui curricula avranno ottenuto complessivamente il punteggio di almeno 12 punti su 20. Il punteggio assegnato sarà verbalizzato, ma non concorrerà alla definizione del punteggio complessivo assegnato a ciascun candidato in fase di selezione.

PROCESSO SELETTIVO

I nomi delle candidate e dei candidati valutate/i ammissibili alla selezione e la data della loro convocazione saranno pubblicati entro il 15 febbraio 2024, unicamente nella pagina dedicata del sito della Scuola: scuola.emiliaromagnateatro.com.

Le/i candidate/i ammissibili selezionate/i saranno convocate/i a Modena, in una delle sedi di ERT Fondazione in una giornata tra il 21 e il 23 febbraio 2024, come da calendario pubblicato nello stesso avviso, per sostenere:
– un colloquio individuale motivazionale;
– una prova scritta collettiva a domanda aperta volta a valutare le competenze e il pensiero drammaturgico e creativo. In caso di necessità, la prova scritta sarà programmata in più date, con domande costruite su criteri trasparenti, oggettivi e misurabili;
– una prova pratica composta da tutte le seguenti parti:
   1) presentazione orale di un progetto di drammaturgia originale, intendendosi per drammaturgia originale sia una drammaturgia concepita ex novo sia       una riscrittura di opera preesistente (i candidati saranno tenuti a consegnare alla commissione su supporto cartaceo la traccia scritta,
   precedentemente elaborata, di detto progetto di drammaturgia);
   2) colloquio volto a indagare le loro conoscenze storico-teatrali.

Conoscenze e competenze in ingresso (valutate tramite selezione): conoscenza dei lineamenti di storia del teatro internazionale, di teoria e storia delle forme drammatiche antiche e moderne internazionali, degli elementi di composizione teatrale, di analisi e decodifica di materiali testuali; sapere elaborare piccole partiture drammaturgiche, saper gestire materiali testuali assegnati in forme di scrittura diverse.
Ai partecipanti, se stranieri, è richiesta altresì un’ottima conoscenza della lingua italiana

Tutte le prove elencate sono obbligatorie.
Il punteggio massimo ottenibile in fase di selezione è di 100 punti così suddiviso:
      Prova scritta: max 30 punti.
      Prova pratica: max 50 punti.
      Colloquio motivazionale, inteso anche come disponibilità alla partecipazione di tutte le attività: max 20 punti.
La Commissione giudicatrice (composta da personale di Emilia Romagna Teatro Fondazione e da esperti dei
contenuti oggetto della selezione), a suo insindacabile giudizio, stilerà una graduatoria delle candidate e dei
candidati.
Criteri di valutazione: qualità delle prove sostenute, motivazione alla partecipazione.

ESITO DEL PROCESSO SELETTIVO
Al termine delle sessioni pratiche verrà stilata una graduatoria definitiva delle candidate e dei candidati idonee/i.
I primi 12 candidati verranno ammessi alla frequenza del corso in qualità di allievi.
Sulla base della stessa graduatoria, le/i candidati dichiarate/i idonee/i ma non ammesse/i potranno subentrare alle/agli allievi effettivi in caso di rinuncia da parte di questi ultimi.
I risultati delle selezioni saranno resi noti entro il 27 febbraio 2024 unicamente nella pagina dedicata del sito della Scuola:
scuola.emiliaromagnateatro.com.

DOMANDA DI AMMISSIONE E TERMINI DI PRESENTAZIONE
L’ammissione alle prove di selezione è subordinata alla presentazione della domanda di ammissione (Allegato 1, in calce al presente bando), compilata in tutti i suoi campi, entro le ore 24.00 del 14 febbraio 2024, corredata dei seguenti allegati:
– curriculum vitae che attesti i requisiti del candidato, datato e firmato;
– lettera motivazionale (max 1 cartella);
– n.1 foto in primo piano e n.1 foto a figura intera;
– copia di un documento di identità e del codice fiscale;
– scheda informativa Regolamento europeo per il trattamento dei dati personali compilata e firmata, allegata in calce alla domanda di ammissione.

I requisiti di accesso dovranno essere attestati tramite autocertificazione, presentando adeguato curriculum vitae formativo e/o professionale firmato.
N.B.: Tutti i documenti richiesti devono essere inviati come allegati alla mail e non condividendo i file da servizi di cloud (es. Google drive, Dropbox, ecc.).

La domanda d’ammissione (Allegato 1, in calce al presente bando), corredata di tutti gli allegati richiesti, dovrà pervenire compilata in tutte le sue parti e firmata entro le ore 24.00 del 14 febbraio 2024 via e-mail, con oggetto “Drammaturgie. Cantiere di scrittura teatrale”, all’indirizzo: scuola@emiliaromagnateatro.com

Emilia Romagna Teatro Fondazione
Viale Carlo Sigonio, 50/4
41124 – Modena (MO)

NON FARÀ FEDE IL TIMBRO POSTALE

PER INFORMAZIONI
Scuola di Teatro Iolanda Gazzerro
Viale Buon Pastore, 43
41125 – Modena (MO)
Tel 059-214039
e-mail: scuola@emiliaromagnateatro.com