Work in progress
Work in progress
A proposito di questo spettacolo
Da febbraio a maggio Gianina Cărbunariu ha guidato un gruppo di 16 attori all’interno del corso di Alta Formazione Work in Progress, approvato dalla Regione Emilia-Romagna e cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo. Quattro mesi di indagini e riflessioni intorno a un tema di scottante attualità: il lavoro, da indagare a tu per tu con la città di Modena attraverso una serie di interviste – alla fine più di cento. Un vero e proprio Work in Progress, come intitolava il corso e ora lo spettacolo, nel senso di “lavoro che si caratterizza ed arricchisce per il continuo apporto di dati ed esperienze nuove”, e non tanto genericamente di “lavori in corso”. Allora questo titolo rispecchia non solo il carattere liquido, per dirla con Baumann, della società contemporanea, in continuo cambiamento e rapidissima evoluzione (molto spesso in bilico e sull’orlo della crisi), ma anche il modus operandi che ha portato dal corso a questa messinscena.
Note di regia
Le condizioni di lavoro oggi, il valore del lavoro, i colloqui di lavoro, il tempo libero, le interazioni tra colleghi negli spazi comuni, i lavoratori “invisibili”, la competizione, la solidarietà o la mancanza di solidarietà, i sogni e gli abusi, l’evoluzione del concetto di “lavoro” negli ultimi decenni, i mestieri scomparsi, le nuove tipologie di lavoro, il precariato e le sue conseguenze, le speranze e le paure per il futuro. La situazione lavorativa di persone tra i venti e i trentacinque anni.
Sono state raccolte circa cento interviste, a persone che lavorano in ambiti molto vari, diverse per background ed età, nate in città o arrivate a Modena da più parti di Italia, persone con origini etniche differenti, immigrate.
L’incontro del gruppo artistico con Modena e le varie realtà che la animano è stato vitale per il progetto. Gli artisti vengono per la maggior parte da altri luoghi: gradualmente hanno affrontato la scoperta di Modena, l’inizio di un dialogo, e poi il tentativo di andare più a fondo, riflettendo al contempo sul senso di tutto questo nel mondo globalizzato di oggi.
I materiali raccolti sono stati condivisi e discussi nel gruppo: ognuno degli attori è stato coinvolto nella selezione di situazioni/immagini/idee, nella scelta degli elementi più significativi che andavano via via a costituire l’ispirazione per la drammaturgia e lo spettacolo. Nel corso della ricerca e della preparazione del concept dello spettacolo abbiamo poi esplorato, con l’improvvisazione, diversi modi di creare e di recitare come gruppo, mettendo in discussione e interrogandoci allo stesso tempo sul nostro lavoro come artisti oggi. Lo scenografo e artista visivo Mihai Păcurar ha preso parte al processo e – ispirato dai materiali selezionati, dalle improvvisazioni e dalle discussioni – ha immaginato lo spazio scenico e le luci.
Il testo e il concept dello spettacolo hanno dunque l’obiettivo di coinvolgere tutti i partecipanti in modo paritario. Approfondire il concetto di lavoro oggi in una città europea è in realtà un modo per ragionare tutti sulla nostra personale relazione con il lavoro e con il pubblico di spettatori a cui intendiamo rivolgerci. Il titolo del percorso e dello spettacolo, Work in Progress, deriva dal fatto che il processo artistico è iniziato senza un testo già scritto, ma soltanto con un tema su cui riflettere. È anche un invito a discutere, a indagare i differenti aspetti della percezione del lavoro nella nostra società: come mezzo di sostentamento, come fardello, come modo di soddisfare il nostro desiderio di essere e costruire qualcosa insieme… E, ancora, in quale modo il lavoro ci definisce come individui e anche come membri di una comunità?
Gianina Cărbunariu
Durata: 1 ora 45 minuti
Dati artistici
foto di Luca Del Pia
Il testo dello spettacolo WORK IN PROGRESS è pubblicato nella collana Linea di ERT Fondazione e Luca Sossella Editore.