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Un percorso alla scoperta della “forma manifesto”

 

A cavallo fra la stagione 2019-2020 e la stagione 2020-2021, ERT propone il corso Perfezionamento attoriale – Manifesto/Manifesti: per una poetica dell’azione, affidato dal Direttore Claudio Longhi a due artisti uruguaiani di fama internazionale, Sergio Blanco (drammaturgo e regista) e Gabriel Calderón (drammaturgo, attore e regista teatrale), che guideranno gli allievi in un lungo percorso di alta formazione (15 settimane, con una pausa estiva) alla scoperta della “forma manifesto” e delle sue possibili implicazioni e derivazioni.

Bando Perfezionamento attoriale - Manifesto/Manifesti: per una poetica dell’azione

Operazione Rif. PA 2019-11938/RER, approvata con DGR 1381/2019 del 05/08/2019 e cofinanziata da Fondo Sociale Europeo PO 2014-2020 Regione Emilia-Romagna, Progetto 1.

Il corso di specializzazione attoriale della Scuola di ERT persegue l’obiettivo di mettere in relazione giovani attori con maestri che li aiutino ad affinare le arti apprese e, in alcuni casi, a metterle in discussione. Lo strumento principale è il workshop pratico, strutturato secondo precise scansioni di tempi e contenuti, sottoposto a una continua verifica critica sotto la direzione degli artisti che curano il corso. Durante il percorso pedagogico si tende a mettere in condizione gli allievi di rendere esplicito il proprio patrimonio artistico e soprattutto autoriale, producendo materiale di lavoro che diventa esso stesso la base per l’approfondimento con i docenti.
L’autofinzione, la relazione tra il vissuto personale ed il gioco teatrale, i legami familiari, la finzione pura sono alcuni degli elementi che si fondono sapientemente nell’intreccio drammaturgico alla base delle potenti e travolgenti messe in scena di Sergio Blanco e Gabriel Calderón. Pedagogia e sperimentazione teatrale accompagneranno quindi gli allievi in tutto il processo formativo, al termine del quale verrà proposta una presentazione pubblica nei giorni 24 e 25 ottobre 2020: una mise en espace in cui la poetica e il teatro, il dialogo con la città, i rapporti tra fratelli e sorelle, i manifesti, la vita e la morte si fonderanno in un unico e delicato equilibrio. Per una parte degli allievi, inoltre, il percorso formativo prevede un’opportunità di diretto coinvolgimento nella vita produttiva del teatro. Nella primavera del 2021, Sergio Blanco e Gabriel Calderón firmeranno infatti per ERT la regia di uno spettacolo, i cui interpreti saranno selezionati tra gli allievi che avranno portato a conclusione il percorso formativo e avranno così raggiunto il necessario grado di perfezionamento.

IL PROGETTO DIDATTICO E ARTISTICO

I Manifesti sono postulati, liste, scritti, che un gruppo o movimento politico, religioso, filosofico, artistico o letterario ha elaborato per l’opinione pubblica, al fine di affermare o difendere un programma d’azione, considerato innovativo o rivoluzionario rispetto alla norma. Per questo progetto i due artisti hanno immaginato una sfida tra loro, che coinvolgerà anche i partecipanti al corso: Gabriel Calderón ha sfidato Sergio Blanco a cimentarsi in un nuovo esercizio di autofinzione in cui, per la prima volta, anziché uccidere se stesso o un suo familiare (come è solito fare nei suoi testi), dovrà resuscitare e riportare alla vita qualcun altro. In quest’ottica, Calderón ha chiesto a Blanco di “resuscitare” sua sorella (Jimena Calderón, mancata improvvisamente nell’agosto 2018). A sua volta, Sergio Blanco ha sfidato il collega in un’analoga missione: attraverso la poetica sospesa tra humor e immaginazione, caratterizzante i suoi lavori basati sulla finzione pura, Gabriel Calderón dovrà “uccidere” la sua, di sorella (Roxana Blanco, attrice della Comedia Nacional dell’Uruguay). Spunto e pretesto iniziale del lavoro sarà dunque questo duello tra artisti, la cui ideale “arma prescelta” sarà la creazione di un nuovo manifesto, attraverso il quale mostrarsi l’un l’altro. In proposito, commentano gli stessi artisti: «Ciascuno dovrà “manifestare” l’altro, enunciarlo, esprimerlo, ma lo farà attraverso la propria poetica. Parlare a nome dell’altro, prendere il suo posto, difenderlo, attaccarlo, divorarlo». A partire da questa reciproca provocazione, con il pericolo che il gioco sempre comporta, attraverso la ricerca intorno ai Manifesti della storia, allievi e artisti rifletteranno e si concentreranno sull’idea di fratellanza: Caino e Abele, Adamo ed Eva, I fratelli Karamazov, i fratelli Grimm, I due gemelli veneziani, le Tre sorelle, e un numero infinito di grandi fratelli e sorelle che hanno raccontato i complessi rapporti che la fraternità comporta. Il percorso didattico sarà strutturato in 15 settimane di 40 ore l’una (tra ore d’aula e project work), durante le quali Sergio Blanco e Gabriel Calderón lavoreranno insieme o alternativamente. Tutte le suggestioni così elaborate porteranno ad una presentazione pubblica che restituirà i frutti di questa avvincente sfida. 

 

I docenti

Sergio Blanco

Sergio Blanco (1971), drammaturgo e regista pluripremiato, uruguaiano di nascita e francese d’adozione, è considerato una delle rivelazioni della drammaturgia contemporanea per la potente scrittura fondata sul principio di autofinzione. Dispositivo narrativo dalla genesi complessa, l’autofinzione è il lato oscuro dell’autobiografia: mentre l’autobiografia presuppone un patto di verità, l’autofinzione parte sempre da sé, da un’esperienza personale – dolore profondo e felicità suprema –, ma presuppone un patto di menzogna, che il pubblico accetta. Dato reale, biografico o autobiografico si fondono quindi sul palcoscenico con la finzione, si trasformano attraverso la poetizzazione, si trasfigurano, si deformano, sfumano in diversi modi di raccontare se stesso e gli altri. Rappresentato per la prima volta in Italia nel corso del Festival Vie nel 2019, lo spettacolo El bramido de Düsseldorf è stato finalista ai Premi Ubu 2019 come Miglior Spettacolo Straniero.

 

Gabriel Calderón

L’irruzione del regista, autore e attore uruguaiano, Gabriel Calderón (1982) nel panorama teatrale nazionale e internazionale è stata segnata da un’impronta fortemente generazionale e da un atteggiamento provocatorio nei confronti di discorsi e linguaggi consolidati dalla tradizione. Oggi i suoi spettacoli, rappresentati in Argentina, Brasile, Panama, Perù, Messico, Stati Uniti ed Europa (Ex – que revienten los actores è stato il suo primo lavoro portato in scena in Italia durante il Festival Vie nel 2019), mantengono l’intensità e il ritmo scenico vertiginoso che hanno caratterizzato quelli degli inizi, incorporando una novità tematica fondamentale: la revisione della storia politica e dei problemi attuali del suo Paese. Quello di Calderón è un linguaggio molto personale che include elementi di melodramma, fantascienza e umorismo come chiavi essenziali del discorso tragico. Per la scena ha scritto più di sedici drammaturgie, con le quali si è aggiudicato diversi premi.
Sergio Blanco e Gabriel Calderón hanno lavorato insieme in diverse occasioni ed entrambi hanno fatto a lungo parte della compagnia Complot, presente in diversi festival internazionali, fino a quando, considerato concluso un ciclo, hanno proceduto autonomamente sviluppando i loro progetti individuali.

Il corso Perfezionamento attoriale – Manifesto/Manifesti: per una poetica dell’azione vede i due artisti collaborare a un progetto comune di pedagogia, scrittura, regia.

Informazioni generali sul corso

Il corso si compone di tre moduli, affidati principalmente a Sergio Blanco e Gabriel Calderón:

  1. Cultura;
  2. Drammaturgia;
  3. Pratiche attoriali della messa in scena.

Avvio previsto dell’attività: 8 giugno 2020

Termine previsto dell’attività: 23 ottobre 2020

Presentazione pubblica: 24 e 25 ottobre 2020

Durata del percorso formativo: 600 ore (di cui 400 ore d’aula e 200 ore di project work, con settimane di studio a tempo pieno di 40 ore e a frequenza obbligatoria) distribuite in 15 settimane, a giugno – luglio e settembre – ottobre 2020, con una pausa estiva.

Attestato rilasciato al termine del corso: Attestato di frequenza

Quota di iscrizione: il corso è gratuito

Per ottenere l’attestato, i partecipanti dovranno frequentare almeno il 70% delle ore complessive previste dal programma, indipendentemente dalle singole modalità formative che compongono il corso.

 

La domanda di ammissione (Allegato 1 al presente bando), corredata di tutti gli allegati richiesti, dovrà pervenire compilata in tutte le sue parti e firmata entro le ore 24.00 di mercoledì 6 maggio 2020 via e-mail, all’indirizzo: scuola@emiliaromagnateatro.com

oppure in forma cartacea all’indirizzo:

EMILIA ROMAGNA TEATRO FONDAZIONE

Viale Carlo Sigonio, 50/4

41124 – Modena (MO)

NON FARÀ FEDE IL TIMBRO POSTALE

 

Requisiti d’accesso e modalità di selezione

Il corso prevede l’ammissione di massimo 15 partecipanti.

REQUISITI DI ACCESSO

Sono ammissibili al corso tutti gli attori che:

  • abbiano compiuto i diciotto anni di età alla data di inizio prevista dal corso;
  • siano in possesso di titolo di istruzione secondaria quinquennale o equipollente;
  • siano diplomati in una scuola o in un’accademia di teatro italiana e/o estera, o possano dimostrare di avere una significativa esperienza professionale coerente;
  • dichiarino di avere la residenza o il domicilio sul territorio della Regione Emilia-Romagna.

Ai partecipanti è richiesta altresì una buona conoscenza della lingua inglese e, se stranieri, un’ottima conoscenza della lingua italiana.

 

VALUTAZIONE DEI CURRICULA E PROVE DI SELEZIONE

Per essere considerata ammissibile, la domanda di ammissione deve pervenire entro e non oltre le ore 24.00 di mercoledì 6 maggio 2020, corredata dei seguenti allegati:

  • curriculum vitae che attesti i requisiti del candidato, datato e firmato;
  • breve lettera motivazionale (massimo una cartella);
  • eventuale certificazione linguistica, qualora in possesso;
  • 1 foto;
  • copia di un documento di identità e del codice fiscale;
  • scheda informativa Regolamento europeo per il trattamento dei dati personali compilata e firmata, allegata in calce alla domanda di ammissione.

 

LA PRESELEZIONE

La preselezione riguarderà la positiva valutazione del curriculum vitae e la positiva valutazione della breve lettera motivazionale, che ne costituisce parte integrante.

Criteri di valutazione: coerenza ed entità delle esperienze dichiarate, qualità della lettera motivazionale.

Tali valutazioni avverranno a insindacabile giudizio verbalizzato dalla commissione giudicatrice, appositamente nominata dalla Scuola di Teatro Iolanda Gazzerro, che sarà composta da artisti e da professionisti del settore altamente qualificati.

La valutazione in fase di preselezione non concorrerà alla definizione del punteggio complessivo assegnato a ciascun candidato in fase di selezione.

LA SELEZIONE

I nomi dei candidati valutati ammissibili alla selezione e la data della loro convocazione saranno pubblicati entro l’11 maggio 2020 unicamente nella pagina dedicata del sito della Scuola: scuola.emiliaromagnateatro.com.

I candidati verranno invitati a Modena tra il 20 e 22 maggio 2020 per sostenere:

  • una prova pratica attitudinale, che prevede:
    1. l’esecuzione di un brano performativo a scelta del candidato (a titolo di esempio ma non esaustivo: monologo, canzone, dialogo, …) che abbia come tema il rapporto tra fratelli e sorelle (durata massima della prova: 4’);
    2. l’esposizione, da parte del candidato, delle motivazioni che lo hanno guidato nella scelta di uno dei punti del Decalogo del perfetto scrittore di racconti di Horacio Quiroga (il testo verrà inviato via mail a chi ne farà richiesta scrivendo a scuola@emiliaromagnateatro.com) (durata massima della prova: 2’);
    3. un accertamento linguistico sulla conoscenza della lingua inglese (ove il candidato non disponga di documentata certificazione linguistica): lettura a prima vista di un breve brano in inglese;
  • un colloquio individuale di carattere motivazionale, utile a chiarire le esperienze pregresse del candidato e a definire la sua affinità con gli obiettivi formativi dell’operazione.

Conoscenze e competenze in ingresso (valutate tramite selezione): saper interpretare testi teatrali, secondo le indicazioni del regista o di altre figure di coordinamento e direzione della produzione; saper memorizzare un materiale drammaturgico da un punto di vista verbale e gestuale; saper decodificare correttamente le indicazioni registiche o di altre figure di coordinamento e direzione della produzione; saper elaborare strategie autonome, nel rispetto di canoni tecnici variabili, per la realizzazione dell’interpretazione verbale e gestuale; saper decodificare e gestire un materiale testuale eterogeneo; saper impostare una riflessione creativa sul piano drammaturgico.

Ai partecipanti è richiesta altresì una buona conoscenza della lingua inglese e, se stranieri, un’ottima conoscenza della lingua italiana.

Criteri di valutazione: possesso e qualità delle competenze e conoscenze in ingresso previste, motivazione alla partecipazione.

Al termine della selezione la Commissione giudicatrice stilerà, a suo insindacabile giudizio verbalizzato, una graduatoria definitiva dei candidati idonei.

I primi 15 candidati della graduatoria saranno ammessi al corso in qualità di allievi.

I risultati delle selezioni saranno resi noti entro il 27 maggio 2020 unicamente nella pagina dedicata del sito della Scuola: scuola.emiliaromagnateatro.com.