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Presupposti pedagogici

In armonia con la sua consolidata vocazione all’internazionalizzazione, con la sua spiccata sensibilità per il contemporaneo e con l’attenzione che da anni accorda ai processi di ridefinizione della prassi registica, così come alla sperimentazione sul sistema di relazioni intercorrenti tra il teatro e la sua comunità di riferimento alla ricerca di strategie efficaci per la costruzione di un pubblico “nuovo”, proprio per trovare una specificità e necessità del suo progetto didattico a petto dell’offerta nazionale, Emilia Romagna Teatro Fondazione organizza i suoi percorsi di formazione attoriale intorno ad alcuni principi guida o presupposti pedagogici fondamentali. Questi in particolare gli assunti teorici che fungono da matrice generativa della nuova scuola e che ne definiscono i tratti distintivi:

  1. Muovendo dall’incidenza che la rete degli scambi e delle relazioni internazionali, specie a livello europeo, sta vieppiù assumendo nell’articolazione del sistema produttivo e distributivo del teatro italiano, la nuova scuola per attori di ERT Fondazione punterà alla formazione di una leva di interpreti che, nutriti della tradizione scenica nazionale, siano in grado di operare anche all’estero. L’intento pedagogico, da questo punto di vista, non è quello di promuovere una piatta omologazione delle diverse scene nazionali, ma di favorire la nascita di un attore, per così dire, “poliglotta”, capace di interloquire con universi teatrali “altri” senza rinunciare alla propria identità.

  2. A fronte dell’ormai evidente indebolimento delle prassi e delle poetiche registiche occidentali – sotterraneo processo di relativizzazione delle istanze totalizzanti della regia “magistrale”, sfociato nel composito e vivace universo della postregia –, oggi l’attore si trova bruscamente rimesso al centro dei processi di creazione scenica, investito di nuove responsabilità etiche, estetiche e culturali in rapporto ad un regista sempre più defilato. Per dare adeguate risposte a questo nuovo “sistema di produzione”, la scuola per attori di ERT Fondazione punta a fornire agli allievi una variegata gamma di competenze (di ambito economico-organizzativo, sociologico, antropologico e culturale in senso lato) che eccede il tradizionale bagaglio di saperi attorici per dar loro strumenti idonei ad affrontare la complessità del mondo contemporaneo.

  3. La crisi del pubblico, solo in parte riflesso della problematica congiuntura economica che il Paese sta vivendo, è uno dei principali problemi che affligge oggi il nostro sistema teatrale. La scuola per attori di ERT Fondazione intende crescere degli interpreti consapevoli che sappiano affrontare non solo le difficoltà tecniche pertinenti alla loro arte, ma che pure siano in grado di dare un fattivo contributo alla costruzione di un pubblico “nuovo”.

  4. Già dagli anni Cinquanta del secolo scorso, il teatro europeo si trova nella necessità di formulare risposte alla radicale questione: “È possibile esprimere il mondo d’oggi attraverso il teatro?”. La sperimentazione epica, così come l’apertura al postdrammatico, sono altrettanti macroscopici tentativi di mettere a punto strutture scenico-drammaturgiche capaci di mappare la nostra contemporaneità. Avendo dunque precisa coscienza del fatto che il nostro presente ha sviluppato dei linguaggi rappresentativi specifici, figli naturalmente di una plurisecolare tradizione, ma anche dotati di una innegabile originalità, la scuola per attori di ERT Fondazione, pur dedicando spazio ed attenzione al canone teatrale e rappresentativo occidentale, segnatamente europeo, intende specializzare i propri processi formativi, proprio puntando ad approfondire la conoscenza delle forme sceniche della contemporaneità.

  5. Aspetto peculiare del panorama teatrale della regione Emilia Romagna è la particolare vitalità dell’area del “nuovo teatro” – sempre più in bilico tra teatro e performance – attraverso le sue differenti generazioni (Societas Raffaello Sanzio, Teatro Valdoca, Fanny e Alexander, Città di Ebla…). Facendo, alla lettera, tesoro di questa peculiarità e ricchezza del suo territorio geoculturale di riferimento, e in linea con la già dichiarata tendenza a concentrarsi sulle problematiche e i linguaggi della contemporaneità, la scuola per attori di ERT Fondazione vuole spingere gli allievi a confrontarsi sistematicamente con i nuovi orizzonti della rappresentazione scenica, portandoli a studiare la complessa galassia di fenomeni compresa tra la teatralizzazione della performance e la performativizzazione del teatro tipiche del nostro sistema artistico-culturale.

  6. In ultimo, il nuovo sistema teatrale disegnato dal decreto ministeriale, specie in ordine alla disciplina dei teatri nazionali, è tutto teso a dare nuova sostanza al concetto e al modello produttivo della stabilità. Proprio per questa ragione, la scuola per attori di ERT Fondazione vuole porsi come duttile strumento per perseguire e realizzare la “stabilizzazione” della produzione, avendo segnatamente riguardo al rapporto del teatro con il suo territorio di riferimento e alla costituzione di un nucleo artistico-operativo “stabile”. In quanto strumento per perseguire la stabilizzazione della produzione, la scuola di teatro di ERT Fondazione vuole essere un luogo di didattica applicata, in cui la formazione dell’attore trova il suo naturale complemento nei processi produttivi del teatro organizzatore.